Prestiti e Finanziamenti per famiglie e imprese in aumento
Prestiti e Finanziamenti – Febbraio è il mese della svolta? Banca d’Italia comunica un aumento di fiducia verso le famiglie con una crescita dei prestiti pari all’1%. Anche verso le imprese Italiane, su base annua, cresce la fiducia e l’erogazione si attesta con un più 0,3%
Prestiti, dalle principali voci dei bilanci bancari della Banca d’Italia è emerso un aumento su base annua della liquidità erogata alle famiglie e alle società non finanziarie, nell’ambito del settore privatistico. L’incremento dei prestiti concessi alle famiglie, nel mese di Febbraio, ammontava a +1%. Chiaro il miglioramento rispetto al mese precedente la cui percentuale risultava incrementata del +0,8%. Sorprendente invece è la percentuale dei prestiti concessi alle società non finanziarie. Le società ottengono un netto miglioramento del +0,3%, rispetto al mese di gennaio , conclusosi con un netto segno negativo -0,9%. Ugualmente alle società non finanziarie anche nel settore privato. La percentuale dei prestiti annui concessi nel mese di gennaio risultava negativa e pari a -0,2%. Raggiungendo poi nel mese successivo una percentuale positiva del 0,6%.
Acquistare un immobile è più facile, sia per le famiglie che per le imprese.
L’acquisto di abitazioni e le spese accessorie sono state rese più agevoli per le famiglie. I corrispettivi tassi d’interesse sui finanziamenti erogati riscontrano una differenza del 0,09% tra i primi due mesi dell’anno. Ridotti anche i tassi d’interesse, tra gennaio e febbraio, sulle nuove erogazioni di crediti al consumo. La differenza ammonta ora allo 0,02%. Per le società non finanziare, la cui richiesta di prestiti è minore o uguale a 1 milione di euro, i tassi sono stati tagliati del 0,05%. mentre i prestiti con importo maggiore di 1 milione di euro hanno avuto una ampia riduzione del 0,45% tra il mese di gennaio e febbraio. Maggiore di quest’ultima percentuale risulta quella relativa ai tassi passivi, sul complesso dei depositi in essere, pari allo 0,49%.
Sempre più privati si affideranno alle banche per la conservazione dei loro depositi. Tale espressione è stata dedotta dalla differenza tra i tassi d’interesse sui depositi i quali emergevano del 3,6% nel mese di Gennaio contro il 3,4% nel mese di Febbraio. Per le banche la raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute, sono state defalcate del 15,3% su base annua, mentre a gennaio risultavano di -16,5%.
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